Il saggio, che riprende l'intervento al Convegno (Varsavia, 11-12 aprile 2010) organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Varsavia, per onorare i trent'anni di attività del Dipartimento, dà conto, sulla base dei lavori di Bollati, Palumbo, Lonardi, Polizzi e Looney, della giovanile adesione di Leopardi al modello copernicano fin dalla "Storia dell'astronomia", e della rilevanza del mutamento prospettico e dimensionale negli appunti dello "Zibaldone" e nelle "Operette". La presenza di Galileo, d'altro canto, è attestata innanzitutto dall'egemonia dei suoi testi nella "Crestomazia della prosa". L'intervento si conclude, infine, saggiando l'eredità e la ricezione del galileismo leopardiano nel Novecento, soprattutto nei casi di Pirandello e di Calvino.
Leopardi copernicano e galileiano
ZINATO, EMANUELE
2012
Abstract
Il saggio, che riprende l'intervento al Convegno (Varsavia, 11-12 aprile 2010) organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura di Varsavia e dal Dipartimento di Italianistica dell'Università di Varsavia, per onorare i trent'anni di attività del Dipartimento, dà conto, sulla base dei lavori di Bollati, Palumbo, Lonardi, Polizzi e Looney, della giovanile adesione di Leopardi al modello copernicano fin dalla "Storia dell'astronomia", e della rilevanza del mutamento prospettico e dimensionale negli appunti dello "Zibaldone" e nelle "Operette". La presenza di Galileo, d'altro canto, è attestata innanzitutto dall'egemonia dei suoi testi nella "Crestomazia della prosa". L'intervento si conclude, infine, saggiando l'eredità e la ricezione del galileismo leopardiano nel Novecento, soprattutto nei casi di Pirandello e di Calvino.Pubblicazioni consigliate
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