La legge 9 gennaio 2006 n. 14, che ha ratificato la Convenzione Europea del Paesaggio, costituisce una sorta di “rivoluzione copernicana” nella politica pae-saggistica italiana. Per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico compare una definizione univoca di paesaggio e di politiche paesaggistiche. Dopo de-cenni d'incertezza viene affermato in modo chiaro che il paesaggio è costituito essenzialmente dalla percezione del territorio che ha chi ci vive o lo frequenta a vario titolo e viene altresì detto che le persone hanno il diritto di vivere in un paesaggio che risulti per loro gradevole. Parallelamente anche la Politica Agri-cola Comunitaria ha indicato che l’efficacia dei contributi erogati agli agricol-tori per gli interventi di miglioramento del paesaggio deve essere valutata con-siderando il miglioramento della qualità percettiva del paesaggio. Poiché se-condo la nuova normativa non potranno più essere gli esperti a stabilire cosa sia da considerare un bel paesaggio, si pone il problema di comprendere quali siano i fattori alla base della percezione visiva del territorio, e cosa lo renda più o meno gradevole per la popolazione. Sarà inoltre necessario disporre di idonei strumenti di valutazione che possano indirizzare e supportare le politiche pae-saggistiche. In questo volume sono raccolti i risultati delle ricerche svolte nel Veneto nell’ambito della ricerca nazionale “Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale”. Dopo aver illustrato quali sono i fattori alla base della percezione del paesaggio, vengono analizzate le metodologie di valutazione attualmente disponibili evidenziandone pregi e difetti e verificandone l’applicabilità attraverso alcuni casi di studio riferiti alla montagna, alla pianura ed all’area lagunare del Veneto.
Percezione e valore del paesaggio
TEMPESTA, TIZIANO;THIENE, MARA
2006
Abstract
La legge 9 gennaio 2006 n. 14, che ha ratificato la Convenzione Europea del Paesaggio, costituisce una sorta di “rivoluzione copernicana” nella politica pae-saggistica italiana. Per la prima volta nel nostro ordinamento giuridico compare una definizione univoca di paesaggio e di politiche paesaggistiche. Dopo de-cenni d'incertezza viene affermato in modo chiaro che il paesaggio è costituito essenzialmente dalla percezione del territorio che ha chi ci vive o lo frequenta a vario titolo e viene altresì detto che le persone hanno il diritto di vivere in un paesaggio che risulti per loro gradevole. Parallelamente anche la Politica Agri-cola Comunitaria ha indicato che l’efficacia dei contributi erogati agli agricol-tori per gli interventi di miglioramento del paesaggio deve essere valutata con-siderando il miglioramento della qualità percettiva del paesaggio. Poiché se-condo la nuova normativa non potranno più essere gli esperti a stabilire cosa sia da considerare un bel paesaggio, si pone il problema di comprendere quali siano i fattori alla base della percezione visiva del territorio, e cosa lo renda più o meno gradevole per la popolazione. Sarà inoltre necessario disporre di idonei strumenti di valutazione che possano indirizzare e supportare le politiche pae-saggistiche. In questo volume sono raccolti i risultati delle ricerche svolte nel Veneto nell’ambito della ricerca nazionale “Gli interventi paesaggistico-ambientali nelle politiche regionali di sviluppo rurale”. Dopo aver illustrato quali sono i fattori alla base della percezione del paesaggio, vengono analizzate le metodologie di valutazione attualmente disponibili evidenziandone pregi e difetti e verificandone l’applicabilità attraverso alcuni casi di studio riferiti alla montagna, alla pianura ed all’area lagunare del Veneto.Pubblicazioni consigliate
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