Le attività della comunità internazionale a sostegno della condizione femminile si inseriscono in un contesto globale segnato dall’avanzare di politiche di ispirazione neoliberista che sembrano accentuare le asimmetrie di genere piuttosto che favorire il miglioramento degli standards di vita delle donne. Sono tante oggi le voci critiche che denunciano un peggioramento complessivo della condizione femminile riconducibile alle politiche di privatizzazione e di deregolamentazione. Proprio per le ricadute che questi processi determinano e per i meccanismi che hanno innescato anzitutto a livello socio-economico, si pensi ad esempio alla recrudescenza del fenomeno della femminilizzazione della povertà, un più mirato impegno della politica internazionale per una piena affermazione dei diritti umani delle donne assume particolare significato. Per comprendere il ruolo delle Nazioni Unite in questo ambito è necessario ricostruire i diversi “percorsi” di promozione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti e dei meccanismi orientati a diverso livello alla loro esigibilità tenendo presente che tale qualificazione non si esaurisce nella dimensione normativa. Uno spazio consistente di questa materia è in realtà occupato da meccanismi e procedure che interessano più che altro il livello politico e che non possono quindi rientrare nel quadro della dimensione strettamente giuridica dei diritti umani. Se già alla fine degli anni ‘90, l’attenzione da parte della comunità internazionale a proposito della donna risultava essere considerevolmente cresciuta, anche in relazione all’esigenza di colmare quel vuoto politico e normativo che per decenni aveva caratterizzato l’operato delle istituzioni internazionali in questa materia, con il nuovo millennio, la sensibilità per le genser issues è ulteriormente maturata. Il volume propone una lettura in chiave critica del processo di affermazione di un approccio di genere nella politica internazionale nonché dello sviluppo della normativa in materia di protezione dei diritti umani delle donne. Un’attenzione particolare viene data alla progressiva penetrazione di un gender approach in settori della politica internazionale tradizionalmente estranei e impermeabili rispetto alle istanze di partecipazione delle donne e alla domanda politica di cui esse sono portatrici e protagoniste, così come alla questione della violenza contro la donna, anche con riferimento ad una sua manifestazione specifica, quella delle mutilazioni genitali femminili, tematica che sotto il profilo diritti umani risulta essere particolarmente interessante poiché rappresenta una delle manifestazioni più concrete delle conseguenze drammatiche a cui può giungere la prescrizione della subordinazione del sesso femminile a quello maschile.
Condizione femminile e Nazioni Unite. Recenti sviluppi della politica internazionale per i diritti umani delle donne
DEGANI, PAOLA
2010
Abstract
Le attività della comunità internazionale a sostegno della condizione femminile si inseriscono in un contesto globale segnato dall’avanzare di politiche di ispirazione neoliberista che sembrano accentuare le asimmetrie di genere piuttosto che favorire il miglioramento degli standards di vita delle donne. Sono tante oggi le voci critiche che denunciano un peggioramento complessivo della condizione femminile riconducibile alle politiche di privatizzazione e di deregolamentazione. Proprio per le ricadute che questi processi determinano e per i meccanismi che hanno innescato anzitutto a livello socio-economico, si pensi ad esempio alla recrudescenza del fenomeno della femminilizzazione della povertà, un più mirato impegno della politica internazionale per una piena affermazione dei diritti umani delle donne assume particolare significato. Per comprendere il ruolo delle Nazioni Unite in questo ambito è necessario ricostruire i diversi “percorsi” di promozione dei diritti umani internazionalmente riconosciuti e dei meccanismi orientati a diverso livello alla loro esigibilità tenendo presente che tale qualificazione non si esaurisce nella dimensione normativa. Uno spazio consistente di questa materia è in realtà occupato da meccanismi e procedure che interessano più che altro il livello politico e che non possono quindi rientrare nel quadro della dimensione strettamente giuridica dei diritti umani. Se già alla fine degli anni ‘90, l’attenzione da parte della comunità internazionale a proposito della donna risultava essere considerevolmente cresciuta, anche in relazione all’esigenza di colmare quel vuoto politico e normativo che per decenni aveva caratterizzato l’operato delle istituzioni internazionali in questa materia, con il nuovo millennio, la sensibilità per le genser issues è ulteriormente maturata. Il volume propone una lettura in chiave critica del processo di affermazione di un approccio di genere nella politica internazionale nonché dello sviluppo della normativa in materia di protezione dei diritti umani delle donne. Un’attenzione particolare viene data alla progressiva penetrazione di un gender approach in settori della politica internazionale tradizionalmente estranei e impermeabili rispetto alle istanze di partecipazione delle donne e alla domanda politica di cui esse sono portatrici e protagoniste, così come alla questione della violenza contro la donna, anche con riferimento ad una sua manifestazione specifica, quella delle mutilazioni genitali femminili, tematica che sotto il profilo diritti umani risulta essere particolarmente interessante poiché rappresenta una delle manifestazioni più concrete delle conseguenze drammatiche a cui può giungere la prescrizione della subordinazione del sesso femminile a quello maschile.Pubblicazioni consigliate
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