Il topos del viaggio ai limiti del mondo conosciuto nel romanzo cavalleresco e la natura lirico-drammatica dell’egloga in sciolti nella prima metà del Cinquecento; la ricezione adriatico-orientale (a Cattaro e Ragusa) del petrarchismo bembiano e post-bembiano e le antiche favole gigantomachiache riscritte dalla lirica e dal poemetto narrativo tra la prima e la seconda metà del secolo; i poemetti degli angeli ribelli nel contesto dell’eroico tassiano, figura e insieme scrittura delle guerre guerreggiate dell’epoca sullo sfondo apocalittico del nuovo malicidium da consumare contro eretici e infedeli e le icone trionfali di Giuditta nell’epica post-tassiana del Seicento; la riscrittura lirico-poematica della vicenda del peccatore pentito nelle raccolte spirituali del tempo e la fortuna delle Rime di Gabriele Fiamma e di Gregorio Comanini nelle Suze sina razmetnoga del raguseo Ivan Gundulić: questi, nel loro diverso intrecciarsi, gli assi tematici portanti della sequenza storico-letteraria proposta. Primariamente intitolata allo studio d’esordio, l’immagine del volo che retrospettivamente l’attraversa rende ragione delle dinamiche dello sguardo nell’accostare il multiforme panorama dell’indagine; della prospettiva d’insieme e di dettaglio nel mettere a fuoco autori “maggiori” e “minori”, nel rappresentare la dialettica di centri e periferie dell’ampio spazio geografico-culturale configurato. Pur autonomi tra loro, gli otto studi che all’insegna dell’ariostesca metafora dell’Andar per l’aria compongono il volume sono tra loro per più ragioni interconnessi. Nel dialogo ravvicinato o a distanza ovunque intrattenuto dai testi, l’intreccio di tema e genere, di genere e mito, il sondaggio sul genere che ne costituiscono i motivi conduttori tessono le fila di linee di ricerca condotte in zone inesplorate della tradizione letteraria italiana dentro e oltre i confini della Penisola.

ANDAR PER L'ARIA. TEMI, MITI, GENERI NEL RINASCIMENTO E OLTRE

BORSETTO, LUCIANA
2009

Abstract

Il topos del viaggio ai limiti del mondo conosciuto nel romanzo cavalleresco e la natura lirico-drammatica dell’egloga in sciolti nella prima metà del Cinquecento; la ricezione adriatico-orientale (a Cattaro e Ragusa) del petrarchismo bembiano e post-bembiano e le antiche favole gigantomachiache riscritte dalla lirica e dal poemetto narrativo tra la prima e la seconda metà del secolo; i poemetti degli angeli ribelli nel contesto dell’eroico tassiano, figura e insieme scrittura delle guerre guerreggiate dell’epoca sullo sfondo apocalittico del nuovo malicidium da consumare contro eretici e infedeli e le icone trionfali di Giuditta nell’epica post-tassiana del Seicento; la riscrittura lirico-poematica della vicenda del peccatore pentito nelle raccolte spirituali del tempo e la fortuna delle Rime di Gabriele Fiamma e di Gregorio Comanini nelle Suze sina razmetnoga del raguseo Ivan Gundulić: questi, nel loro diverso intrecciarsi, gli assi tematici portanti della sequenza storico-letteraria proposta. Primariamente intitolata allo studio d’esordio, l’immagine del volo che retrospettivamente l’attraversa rende ragione delle dinamiche dello sguardo nell’accostare il multiforme panorama dell’indagine; della prospettiva d’insieme e di dettaglio nel mettere a fuoco autori “maggiori” e “minori”, nel rappresentare la dialettica di centri e periferie dell’ampio spazio geografico-culturale configurato. Pur autonomi tra loro, gli otto studi che all’insegna dell’ariostesca metafora dell’Andar per l’aria compongono il volume sono tra loro per più ragioni interconnessi. Nel dialogo ravvicinato o a distanza ovunque intrattenuto dai testi, l’intreccio di tema e genere, di genere e mito, il sondaggio sul genere che ne costituiscono i motivi conduttori tessono le fila di linee di ricerca condotte in zone inesplorate della tradizione letteraria italiana dentro e oltre i confini della Penisola.
2009
9788880636274
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