Il management della creativita': reti, comunita' e territori

Il testo approfondisce il tema della creatività dal punto di vista dei luoghi, sia fisici che cognitivi, che favoriscono lo sviluppo di prodotti creativi in diversi settori culturali. L’idea di fondo che guida il libro nasce dall’osservazione delle recenti dinamiche socio-economiche che riguardano le condizioni in grado di favorire la creatività nelle organizzazioni, in cui si evidenzia il carattere situato dei meccanismi creativi. La creatività risulta, infatti, situata in contesti ad alta densità spaziale e cognitiva, si sviluppa all’interno di comunità, cluster territoriali e network. Inoltre, risponde a logiche di co-creazione che sempre più coinvolgono le esperienze e le conoscenze dei consumatori finali. Il testo si presenta quale valido strumento per la didattica e l’approfondimento, grazie anche al consistente numero di casi di studio presi in esame. Esso presenta una struttura a due livelli. La prima parte dell’opera è dedicata alla presentazione del quadro teorico di riferimento, introducendo i concetti di comunità, cluster territoriale e network, qui inseriti in un nuovo quadro concettuale che ne evidenzia la rilevanza nel processo creativo di individui, organizzazioni e imprese. La seconda parte presenta un’inedita raccolta di casi che contestualizzano il profilo teorico all’interno di diversi segmenti dell’industria culturale: gli eventi culturali, le performing arts, il cinema, il design, i cluster museali urbani, l’open source. Con un linguaggio semplice e accessibile anche da parte dei non addetti ai lavori, il testo si rivela adatto a una vasta platea di lettori: studenti universitari di corsi di laurea triennale e specialistica delle facoltà economiche e umanistiche, studenti di master delle attività culturali e turistiche, manager dei settori culturali.