Attraverso le sue pratiche editoriali, Carlo Gozzi allestì, come in una suggestiva messinscena, la più enigmatica autorappresentazione della propria personalità artistica: maschere e figure dello schermo sono convocate a dissimulare il protagonismo del poeta comico, nel tentativo di salvaguardare un “inattuale” – quanto ambiguo – aristocraticismo letterario. In prospettiva e con strumentazioni inedite, il saggio ripercorre tali pratiche editoriali, mettendo in luce come dentro l’arroventato e caotico polemismo dell’autore, dietro la maschera di noluntas auctoris che indossa, sia in realtà nascosta e dissimulata una concezione agonistica e militante del libro non meno che della scena, espressa in un teso e ininterrotto dialogo con le provocanti sollecitazioni della modernità. La messa a nudo delle strategie editoriali in uno scrittore teatrale per tanti aspetti “di frontiera” come Gozzi, offre un contributo decisivo per la conoscenza dei modi in cui si venne effettivamente ridefinendo la tradizione del testo drammatico in uno degli snodi cruciali dell’età moderna, e costituisce un passaggio forse obbligato per quella rivisitazione e rilancio editoriale del corpus gozziano che i recenti acquisti documentari hanno reso sempre più improcrastinabile.
Carlo Gozzi: la scena del libro
SCANNAPIECO, ANNA
2006
Abstract
Attraverso le sue pratiche editoriali, Carlo Gozzi allestì, come in una suggestiva messinscena, la più enigmatica autorappresentazione della propria personalità artistica: maschere e figure dello schermo sono convocate a dissimulare il protagonismo del poeta comico, nel tentativo di salvaguardare un “inattuale” – quanto ambiguo – aristocraticismo letterario. In prospettiva e con strumentazioni inedite, il saggio ripercorre tali pratiche editoriali, mettendo in luce come dentro l’arroventato e caotico polemismo dell’autore, dietro la maschera di noluntas auctoris che indossa, sia in realtà nascosta e dissimulata una concezione agonistica e militante del libro non meno che della scena, espressa in un teso e ininterrotto dialogo con le provocanti sollecitazioni della modernità. La messa a nudo delle strategie editoriali in uno scrittore teatrale per tanti aspetti “di frontiera” come Gozzi, offre un contributo decisivo per la conoscenza dei modi in cui si venne effettivamente ridefinendo la tradizione del testo drammatico in uno degli snodi cruciali dell’età moderna, e costituisce un passaggio forse obbligato per quella rivisitazione e rilancio editoriale del corpus gozziano che i recenti acquisti documentari hanno reso sempre più improcrastinabile.Pubblicazioni consigliate
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