Questa monografia si propone di indagare la questione delle origini dello stato territoriale veneto, dal primo ventennio del Quattrocento - quando Vicenza, Verona, Padova, le terre del Patriarcato del Friuli entrano a far parte del 'Dominium', agli anni Trenta del Cinquecento. In un quadro composito in cui convivono - legittimate dai Pacta stipulati fra Venezia e i centri di terraferma - diverse forme di diritto e diverse nozioni di privilegio. Attraverso l'analisi delle sentenze - di primo grado e d'appello - prodotte da magistrature di nuovo conio - come gli Auditori novi - o tradizionali che conoscono una profonda trasformazione delle loro attribuzioni e competenze - è il caso dell'Avogaria di comun, e del Consiglio dei Dieci - vengono indagate sia le forme del conflitto infraistituzionale, che la costituizone di forme di comunicazione politica - e di rituali appositamente dedicati ad esse - fra sudditi della terraferma e nobili della capitale. Fra difesa delle 'leze' e stato d'eccezione si dipana la vicenda, tutt'altro che rettilinea dello stato rinascimentale veneziano.
Governanti e governati. Legittimità del potere ed esercizio dell'autorità nello stato veneto della prima età moderna.
VIGGIANO, ALFREDO
1993
Abstract
Questa monografia si propone di indagare la questione delle origini dello stato territoriale veneto, dal primo ventennio del Quattrocento - quando Vicenza, Verona, Padova, le terre del Patriarcato del Friuli entrano a far parte del 'Dominium', agli anni Trenta del Cinquecento. In un quadro composito in cui convivono - legittimate dai Pacta stipulati fra Venezia e i centri di terraferma - diverse forme di diritto e diverse nozioni di privilegio. Attraverso l'analisi delle sentenze - di primo grado e d'appello - prodotte da magistrature di nuovo conio - come gli Auditori novi - o tradizionali che conoscono una profonda trasformazione delle loro attribuzioni e competenze - è il caso dell'Avogaria di comun, e del Consiglio dei Dieci - vengono indagate sia le forme del conflitto infraistituzionale, che la costituizone di forme di comunicazione politica - e di rituali appositamente dedicati ad esse - fra sudditi della terraferma e nobili della capitale. Fra difesa delle 'leze' e stato d'eccezione si dipana la vicenda, tutt'altro che rettilinea dello stato rinascimentale veneziano.Pubblicazioni consigliate
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