In tutti paesi industrializzati il finanziamento dell’istruzione rappresenta uno dei campi più importanti dell’intervento dello stato. L’imponente processo di scolarizzazione che ha caratterizzato quest’ultimo secolo, con il conseguente progresso sia civile che economico che ne è seguito, è stato reso possibile anche nel nostro Paese grazie ad un notevole ampliamento del ruolo dello Stato. Tutta-via di recente si è affermato, prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa, un movimento di opinione fortemente contrario all’intervento pubblico, che si pro-pone lo scopo dichiarato di ridurne il peso anche nell’istruzione. Lo strumento per realizzare questo processo di ritorno alla sfera privata della formazione sco-lastica è stato individuato nel buono di servizio (school voucher), un contributo assegnato direttamente alle famiglie per coprire le spese scolastiche da utilizzar-si sia presso le scuole pubbliche che quelle private. Il dibattito sul buono scuola, rimasto fino a qualche tempo fa solo su di un piano accademico, ha avuto recen-temente un improvviso sbocco istituzionale con l’introduzione dei buoni scuola da parte di alcune Regioni (fino ad ora le Regioni interessate sono l’Emilia Ro-magna, la Lombardia , il Veneto, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia e da ulti-mo la Liguria). Lo scopo di questo volume è quello di indagare sotto vari aspetti la problematica dei buoni scuola regionali.

Quale buono scuola?

POMINI, MARIO
2006

Abstract

In tutti paesi industrializzati il finanziamento dell’istruzione rappresenta uno dei campi più importanti dell’intervento dello stato. L’imponente processo di scolarizzazione che ha caratterizzato quest’ultimo secolo, con il conseguente progresso sia civile che economico che ne è seguito, è stato reso possibile anche nel nostro Paese grazie ad un notevole ampliamento del ruolo dello Stato. Tutta-via di recente si è affermato, prima negli Stati Uniti e poi anche in Europa, un movimento di opinione fortemente contrario all’intervento pubblico, che si pro-pone lo scopo dichiarato di ridurne il peso anche nell’istruzione. Lo strumento per realizzare questo processo di ritorno alla sfera privata della formazione sco-lastica è stato individuato nel buono di servizio (school voucher), un contributo assegnato direttamente alle famiglie per coprire le spese scolastiche da utilizzar-si sia presso le scuole pubbliche che quelle private. Il dibattito sul buono scuola, rimasto fino a qualche tempo fa solo su di un piano accademico, ha avuto recen-temente un improvviso sbocco istituzionale con l’introduzione dei buoni scuola da parte di alcune Regioni (fino ad ora le Regioni interessate sono l’Emilia Ro-magna, la Lombardia , il Veneto, il Piemonte, il Friuli Venezia Giulia e da ulti-mo la Liguria). Lo scopo di questo volume è quello di indagare sotto vari aspetti la problematica dei buoni scuola regionali.
2006
9788879468800
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