La ricerca dedicata all’analisi delle politiche per le aree montane è stata motivata dalla necessità di uscire dal luogo comune, ormai diffuso non solo nel Veneto e nel Nordest, secondo il quale le politiche di sviluppo locale finiscono con il coincidere, sostanzialmente, con le politiche a sostegno delle piccole e medie imprese, localizzate in un dato “sistema locale”, indipendentemente dalle specificità del territorio in cui tali imprese operano. Questa “assenza” del territorio, dei suoi vincoli e delle sue opportunità, che accompagna lo stereotipo del “modello veneto”, centrato sul distretto industriale, ha fatto sì, infatti, che non si siano predisposte di fatto, in questo contesto regionale, politiche locali territoriali, ma piuttosto rivolte alle reti di piccole imprese e, ancora più spesso, alle singole imprese. L’attenzione alle aree montane vuole essere, quindi, un tentativo di sottolineare, da un lato, la necessità di cominciare a tener conto della pluralità dei modelli locali di sviluppo che caratterizzano il Veneto e il Nordest e, dall’altro, la necessità di tener conto delle variabili specificamente territoriali delle politiche per lo sviluppo. Questa esigenza risulta essere ancora più chiara se si tiene conto del fatto che l’area montana, mentre è periferica per il modello di sviluppo Veneto e del Friuli Venezia Giulia, focalizzato sulla pianura e sulla pedemontana, non lo è certo per il modello di sviluppo del Trentino-Alto Adige, una regione quasi del tutto montuosa. Questa differenza del vincolo territoriale, insieme alle diverse dinamiche che hanno caratterizzato la costruzione sociale del territorio nelle tre regioni, hanno contribuito a definire anche la costruzione di diversi modelli istituzionali di governo regionale che incidono direttamente sulle politiche per lo sviluppo locale. Dando voce agli attori locali delle aree analizzate, la ricerca mette in luce la necessità di uscire dallo stereotipo della montagna “vista dalla pianura” e di ripensare alle politiche per le aree montane attraverso “scenari sostenibili”, in una prospettiva europea muiltilivello.
Eco dai monti. Politiche per le aree montane a confronto.
MESSINA, PATRIZIA;MARELLA, ANDREA
2006
Abstract
La ricerca dedicata all’analisi delle politiche per le aree montane è stata motivata dalla necessità di uscire dal luogo comune, ormai diffuso non solo nel Veneto e nel Nordest, secondo il quale le politiche di sviluppo locale finiscono con il coincidere, sostanzialmente, con le politiche a sostegno delle piccole e medie imprese, localizzate in un dato “sistema locale”, indipendentemente dalle specificità del territorio in cui tali imprese operano. Questa “assenza” del territorio, dei suoi vincoli e delle sue opportunità, che accompagna lo stereotipo del “modello veneto”, centrato sul distretto industriale, ha fatto sì, infatti, che non si siano predisposte di fatto, in questo contesto regionale, politiche locali territoriali, ma piuttosto rivolte alle reti di piccole imprese e, ancora più spesso, alle singole imprese. L’attenzione alle aree montane vuole essere, quindi, un tentativo di sottolineare, da un lato, la necessità di cominciare a tener conto della pluralità dei modelli locali di sviluppo che caratterizzano il Veneto e il Nordest e, dall’altro, la necessità di tener conto delle variabili specificamente territoriali delle politiche per lo sviluppo. Questa esigenza risulta essere ancora più chiara se si tiene conto del fatto che l’area montana, mentre è periferica per il modello di sviluppo Veneto e del Friuli Venezia Giulia, focalizzato sulla pianura e sulla pedemontana, non lo è certo per il modello di sviluppo del Trentino-Alto Adige, una regione quasi del tutto montuosa. Questa differenza del vincolo territoriale, insieme alle diverse dinamiche che hanno caratterizzato la costruzione sociale del territorio nelle tre regioni, hanno contribuito a definire anche la costruzione di diversi modelli istituzionali di governo regionale che incidono direttamente sulle politiche per lo sviluppo locale. Dando voce agli attori locali delle aree analizzate, la ricerca mette in luce la necessità di uscire dallo stereotipo della montagna “vista dalla pianura” e di ripensare alle politiche per le aree montane attraverso “scenari sostenibili”, in una prospettiva europea muiltilivello.Pubblicazioni consigliate
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