L'accesa controversia sulla predestinazione del IX secolo, innescata dalle radicalissime prese di posizione di Gotescalco a favore della "gemina praedestinatio", vede la discesa in campo di tutte le maggiori personalità del tempo. In gioco sono l'essenza di Dio coi suoi attributi e la libertà dell'uomo, cioè a dire il centro del problema metafisico-teologico e del problema antropologico. Il testo del "De praedestinatione" di Giovanni Scoto Eriugena si inserisce nella polemica con un'esigenza decisamente teoretica, avanzando una prospettiva di composizione di predestinazione e libertà, radicata nell'unità della sostanza divina. E' negando alla predestinazione il carattere di necessità e facendo di essa un "donum gratiae" il cui contenuto è la libertà medesima, che Scoto Eriugena riesce a guadagnare l'unità originaria di elezione e libero arbitrio.
Il "De Praedestinatione" di Giovanni Scoto Eriugena
SCILIRONI, CARLO
2005
Abstract
L'accesa controversia sulla predestinazione del IX secolo, innescata dalle radicalissime prese di posizione di Gotescalco a favore della "gemina praedestinatio", vede la discesa in campo di tutte le maggiori personalità del tempo. In gioco sono l'essenza di Dio coi suoi attributi e la libertà dell'uomo, cioè a dire il centro del problema metafisico-teologico e del problema antropologico. Il testo del "De praedestinatione" di Giovanni Scoto Eriugena si inserisce nella polemica con un'esigenza decisamente teoretica, avanzando una prospettiva di composizione di predestinazione e libertà, radicata nell'unità della sostanza divina. E' negando alla predestinazione il carattere di necessità e facendo di essa un "donum gratiae" il cui contenuto è la libertà medesima, che Scoto Eriugena riesce a guadagnare l'unità originaria di elezione e libero arbitrio.Pubblicazioni consigliate
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