Quando si parla di rappresentanza degli interessi nel sistema dell’Unione Europea si è soliti pensare alle potenti lobbies economiche, finanziarie, agricole, ecc. Quando si dibatte sul deficit democratico dell’UE ci si concentra sull’insufficienza dei poteri del Parlamento europeo. E’ ancora sconosciuta ai più la realtà costituita dai sempre più numerosi canali di accesso che le istituzioni europee sono andate via via attivando per le organizzazioni nongovernative, ONG, e altre formazioni di società civile, portatrici di interessi generali e solidaristici. Il Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa, enunciando il principio della democrazia partecipativa insieme con quello della democrazia rappresentativa, costituisce un riconoscimento e allo stesso tempo un incentivo per l’impegno profuso dalle formazioni di società civile nel tessere una fitta di rete di “piattaforme” e coordinamenti allo scopo di agire in corretto rapporto di scala con l’ordine di grandezza delle istituzioni e dei processi decisionali europei. Il volume indaga su questa realtà che costituisce un potente fattore di integrazione “dal basso” e, allo stesso tempo, di legittimazione democratica del sistema comunitario europeo. La tesi sostenuta è che la dimensione partecipativa della democrazia trova nel sistema dell’UE un terreno già molto fertile.
La società civile nell'Unione Europea. Nuovo orizzonte democratico
MASCIA, MARCO
2004
Abstract
Quando si parla di rappresentanza degli interessi nel sistema dell’Unione Europea si è soliti pensare alle potenti lobbies economiche, finanziarie, agricole, ecc. Quando si dibatte sul deficit democratico dell’UE ci si concentra sull’insufficienza dei poteri del Parlamento europeo. E’ ancora sconosciuta ai più la realtà costituita dai sempre più numerosi canali di accesso che le istituzioni europee sono andate via via attivando per le organizzazioni nongovernative, ONG, e altre formazioni di società civile, portatrici di interessi generali e solidaristici. Il Trattato che istituisce una Costituzione per l’Europa, enunciando il principio della democrazia partecipativa insieme con quello della democrazia rappresentativa, costituisce un riconoscimento e allo stesso tempo un incentivo per l’impegno profuso dalle formazioni di società civile nel tessere una fitta di rete di “piattaforme” e coordinamenti allo scopo di agire in corretto rapporto di scala con l’ordine di grandezza delle istituzioni e dei processi decisionali europei. Il volume indaga su questa realtà che costituisce un potente fattore di integrazione “dal basso” e, allo stesso tempo, di legittimazione democratica del sistema comunitario europeo. La tesi sostenuta è che la dimensione partecipativa della democrazia trova nel sistema dell’UE un terreno già molto fertile.Pubblicazioni consigliate
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