Nel volume viene proposta per la prima volta una sintesi ragionata sull’architettura romana nelle città della Sardegna. Il lavoro si basa sulle testimonianze architettoniche sinora edite e su quelle fonti epigrafiche che attestano l’esistenza di strutture spesso altrimenti ignote nel panorama insulare. Il libro si articola in 12 capitoli, integrati da 8 tabelle diacroniche, cui seguono una ricca e aggiornata bibliografia e l’indice dei luoghi. La trattazione prende avvio dall’esame dei materiali e delle tecniche edilizie, passando quindi in rassegna le varie classi architettoniche, pubbliche e private, attestate nelle città dell’isola: le opere difensive; gli edifici sacri; i fori e le piazze; gli edifici per spettacoli; i macella e gli horrea; gli impianti termali; le fontane; gli acquedotti e le abitazioni. Gli ultimi due capitoli ripercorrono le principali fasi dello sviluppo monumentale che interessò i diversi centri sardi durante il lungo periodo della dominazione romana, ponendo in particolare risalto i tempi e i modi della loro urbanizzazione. Le pagine conclusive affrontano le peculiarità riscontrate nell’architettura della Sardegna, un’isola che, ancora una volta, si rivela pervasa da forti persistenze puniche e da altrettanto sensibili influenze provenienti sia da Roma e dall’Italia sia da altre aree del Mediterraneo.
L'architettura romana nelle città della Sardegna
GHIOTTO, ANDREA RAFFAELE
2004
Abstract
Nel volume viene proposta per la prima volta una sintesi ragionata sull’architettura romana nelle città della Sardegna. Il lavoro si basa sulle testimonianze architettoniche sinora edite e su quelle fonti epigrafiche che attestano l’esistenza di strutture spesso altrimenti ignote nel panorama insulare. Il libro si articola in 12 capitoli, integrati da 8 tabelle diacroniche, cui seguono una ricca e aggiornata bibliografia e l’indice dei luoghi. La trattazione prende avvio dall’esame dei materiali e delle tecniche edilizie, passando quindi in rassegna le varie classi architettoniche, pubbliche e private, attestate nelle città dell’isola: le opere difensive; gli edifici sacri; i fori e le piazze; gli edifici per spettacoli; i macella e gli horrea; gli impianti termali; le fontane; gli acquedotti e le abitazioni. Gli ultimi due capitoli ripercorrono le principali fasi dello sviluppo monumentale che interessò i diversi centri sardi durante il lungo periodo della dominazione romana, ponendo in particolare risalto i tempi e i modi della loro urbanizzazione. Le pagine conclusive affrontano le peculiarità riscontrate nell’architettura della Sardegna, un’isola che, ancora una volta, si rivela pervasa da forti persistenze puniche e da altrettanto sensibili influenze provenienti sia da Roma e dall’Italia sia da altre aree del Mediterraneo.Pubblicazioni consigliate
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