L’articolo riguarda due serie di monete romane provinciali emesse dall’imperatore Traiano (cfr. BMC, Galatia ..., pp. 57-58, nn. 91-106 e p. 59, nn. 112-116) sulla cui zecca di emissione sussistono numerose incertezze. Lo studio trae spunto dall’analisi di alcune centinaia di esemplari riconducibili a questi tipi, appartenenti a un ripostiglio rinvenuto nel 1935 presso l’Agorà di Cirene. Su alcuni di questi sono state condotte indagini archeometriche (EDXRF e SEM-EDS) che hanno rilevato l’impiego diffuso di zinco, mentre sulla totalità delle monete è stata condotta l’analisi dei coni: tale approccio ha evidenziato legami di matrice del nominale maggiore della prima serie con tetradracme siro-fenicie traianee di stile “romano”; inoltre, ha permesso di ricostruire l’esatta sequenza dei coni di almeno quattro dei cinque nominali indagati e di individuare il numero originale di coni utilizzati. L’insieme di questi elementi, unitamente al quadro dei rinvenimenti monetali, lascia presumere che queste serie siano state coniate nella zecca di Roma per una distribuzione selettiva in Cirenaica.

Le emissioni provinciali di Traiano per la Cirenaica: nuove evidenze dalle indagini archeometriche e dall'analisi dei coni

ASOLATI, MICHELE;CALLIARI, IRENE;CRISAFULLI, CRISTINA
2009

Abstract

L’articolo riguarda due serie di monete romane provinciali emesse dall’imperatore Traiano (cfr. BMC, Galatia ..., pp. 57-58, nn. 91-106 e p. 59, nn. 112-116) sulla cui zecca di emissione sussistono numerose incertezze. Lo studio trae spunto dall’analisi di alcune centinaia di esemplari riconducibili a questi tipi, appartenenti a un ripostiglio rinvenuto nel 1935 presso l’Agorà di Cirene. Su alcuni di questi sono state condotte indagini archeometriche (EDXRF e SEM-EDS) che hanno rilevato l’impiego diffuso di zinco, mentre sulla totalità delle monete è stata condotta l’analisi dei coni: tale approccio ha evidenziato legami di matrice del nominale maggiore della prima serie con tetradracme siro-fenicie traianee di stile “romano”; inoltre, ha permesso di ricostruire l’esatta sequenza dei coni di almeno quattro dei cinque nominali indagati e di individuare il numero originale di coni utilizzati. L’insieme di questi elementi, unitamente al quadro dei rinvenimenti monetali, lascia presumere che queste serie siano state coniate nella zecca di Roma per una distribuzione selettiva in Cirenaica.
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